Egregi Enti soci,
con la presente si comunicano alcuni degli adempimenti fiscali da tenere in considerazione.
CERTIFICAZIONI UNICHE
Si sottolinea la scadenza relativa alla certificazione Unica che serve per certificare i compensi a titolo di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, corrisposti nel periodo d’imposta 2024.
Sono soggette a tale obbligo anche le associazioni, ed in generale gli enti non profit, che durante il 2024 hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi con partita Iva con applicazione di ritenuta e a lavoratori autonomi occasionali senza partita Iva.
Le associazioni menzionate, in quanto sostituti d’imposta, sono dunque obbligate ad inviare la Certificazione Unica 2025, nella quale dovranno essere inseriti i compensi corrisposti e le eventuali ritenute e detrazioni operate su tali compensi.
La trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o dati non necessari alla predisposizione della dichiarazione modello 730/2025 precompilata, può avvenire entro il 31 ottobre 2025, termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Modello 770).
La data di scadenza del prossimo 16 marzo 2025 (che, cadendo di domenica, slitta per quest’anno al 17 marzo): entro tale termine si dovrà provvedere a rilasciare una copia della Cu (mediante trasmissione in formato elettronico ovvero con consegna cartacea) al percettore delle somme, utilizzando il modello sintetico; sempre entro la stessa data, il sostituto di imposta stesso o un intermediario abilitato (ad esempio Caf o commercialista) dovrà inviarne copia, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello ordinario.
La trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate delle certificazioni contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale deve avvenire entro il 31 marzo 2025.
Per completezza, si ricorda che le associazioni che nel corso del 2024 hanno retribuito compensi soggetti a ritenuta sono inoltre tenute ad inviare per via telematica, oltre alla Cu, anche:
EROGAZIONI LIBERALI
L’obbligo di comunicazione delle erogazioni liberali ricevute nell’anno 2024 da parte degli enti del Terzo Settore e altre tipologie di enti non lucrativi, con scadenza fissata al 17 marzo 2025, riguarda i seguenti enti:
– Enti del Terzo Settore, comprese le cooperative sociali (escluse le imprese sociali costituite in forma societaria);
– ONLUS, iscritte all’Anagrafe unica;
– Fondazioni e associazioni riconosciute, aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004;
-Fondazioni e associazioni riconosciute, aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Si precisa che gli enti che, nell’anno 2024, hanno ricevuto erogazioni liberali e che nel 2023 hanno avuto entrate superiori a 220.000 euro, sono obbligati a effettuare la comunicazione.
I soggetti che invece non superano la menzionata soglia di entrate non hanno l’obbligo bensì la semplice facoltà di effettuare tale comunicazione.
Devono essere comunicati i dettagli delle erogazioni liberali ricevute, specificando:
– I donatori continuativi che hanno fornito i propri dati anagrafici;
– Altri donatori, solo se il pagamento include il codice fiscale del soggetto erogante.
I pagamenti devono risultare effettuati tramite sistemi tracciabili (es. banca, ufficio postale, carte di credito o debito).
Non vanno invece inviati i dati relativi alle erogazioni liberali effettuate da un unico soggetto in nome e per conto di più soggetti (raccolta cumulativa con unico versamento).
La trasmissione dei dati avviene telematicamente, utilizzando un software apposito, e può essere effettuata direttamente dall’ente, previa abilitazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite un intermediario abilitato (es. commercialista o Caf).